martedì 1 aprile 2008

IMPOSTAZIONE IDEOLOGICA

Eric Hobsbawm è notoriamente uno storico di formazione marxista.
Egli aderisce a tale dottrina negli anni Trenta nella Germania di Weimar attraverso letture iniziatiche, quali "Il Capitale", la partecipazione a manifestazioni di massa, la frequentazione di osterie proletarie. In Inghilterra approfondisce e rafforza le proprie convinzioni politiche: scopre la vita concreta del proletariato facendo parte di un reparto dell'esercito inglese e aderisce al Partito Comunista. Nel secondo dopoguerra, in occasione di un viaggio a Mosca, fa in tempo a vedere la salma di Stalin ma il contesto storico è profondamente mutato e Hobsbawm è più vicino alla nuova sinistra che si sta delineando rispetto alle burocrazie di obbedienza sovietica. Dopo la svolta del XX Congresso del PCUS avvenuta nel 1956 lo storico rimane iscritto al Partito ma decide di abbandonare la militanza diretta e diventare semplice simpatizzante. Nel 1974 esprimerà la propria condanna nei confronti delle barbarie del periodo stalinista ma comunque rimarrà sempre fedele ai principi e ai valori socialisti.
La sua formazione porta Hobsbawm a interessarsi a temi sociali ed economici. Molte delle sue ricerche sono dedicate alla classe operaia e al proletariato internazionale ( es "Studi di storia del movimento operaio" ), ai movimenti sociali e ai rivoluzionari della società ( es "I ribelli, forme primitive di rivolta sociale" ). Partendo dall'analisi della cultura popolare preindustriale e delle forme di conflitto da esse attivate, lo studioso ha tentato di cogliere aspetti culturali ed economici che potevano prefigurare moderne forme di resistenza e conflittualità operaia. Analizzando il nesso fra cultura popolare e rapporti economici ha mostrato come le rivolte contadine, in diverse età e paesi, così come il conflitto operaio nell'età del capitalismo, potessero essere ricondotte ad una comune interpretazione riguardante i rapporti economici.
Hobsbawm ha inoltre diretto la "Storia del marxismo" (1982), opera monumentale a cui presero parte numerosi autori di formazione marxista ma esponenti di diversi orientamenti e interpretazioni. Lo scopo di quest'opera era quello di conciliare le teorie interpretative marxiste con i mutamenti sociali avvenuti nel corso del tempo.

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